EDIFICIO PRIVATO PLURIFAMILIARE
Periodo di progettazione: gennaio 2007-marzo 2008
Periodo di realizzazione: giugno 2009-in corso di costruzione
Roma
- progetto architettonico
- direzione Lavori
- coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione
Ser. In. Ingegneria
Struttura in c.a. | Tholos Evoluzioni Edili s.r.l.
Murature esterne| Ras Costruzioni s.r.l.
Sistema per facciate in mattoni| Halfen GmbH
Infissi | Ars nova serramenti s.r.l.
Impianti | D.S. Project s.a.s. di Umberto e Daniel Spegni
Negli ultimi mesi dell’anno 2006, i miei genitori, dopo aver faticosamente costruito la casa ai propri figli, decidono di cominciare a pensare anche ai quattro nipoti e mi incaricano del progetto di edificazione di due lotti di loro proprietà.
L’idea è stata da subito di concentrare la cubatura disponibile sul lotto più piccolo intercluso, sviluppando un edificio in altezza e poter così destinare il lotto residuo a giardino e orto a disposizione della famiglia.
L’edificio è articolato su quattro livelli: un piano interrato destinato ad autorimesse private singole e locali accessori e tre piani fuori terra che ospitano cinque piccole unità abitative. L’edificio è poi concluso da una copertura a terrazzo con ulteriori locali accessori.
Particolare attenzione è stata posta nei confronti del comfort e del risparmio energetico.
Per l’orientamento si è preferito tener conto delle condizioni dell’intorno, allineando il nuovo edificio con gli edifici circostanti risultandone un’esposizione dei lati lunghi a est-nord est e ovest-sud ovest.
Nella distribuzione degli ambienti sono stati sistemati a est-nord est il corpo scala e gli ambienti di servizio mentre gli ambienti di soggiorno si aprono tutti a ovest-sud ovest.
Anche il trattamento delle facciate ha tenuto conto delle esposizioni.
Il lato corto a nord risulta quasi completamente cieco ad esclusione delle finestre dei bagni.
Il lato ad est presenta aperture contenute e arretrare con piccoli balconi in cui la sporgenza delle murature contribuisce alla protezione dai venti invernali.
I lati sud e ovest invece presentano balconi più generosi e ampie superfici vetrate con partizioni ad apertura regolabile che permettono la ventilazione trasversale.
Sul fronte sud le superfici vetrate sono protette dai balconi e da brise-soleil fissi in alluminio che si estendono a protezione anche di porzioni di parete.
Sul lato più ad ovest invece la protezione di questa difficile facciata è stata ottenuta con un più profondo sporto dei balconi, con brise-soleil fissi in alluminio e piante rampicanti a foglia caduca in corrispondenza dei soggiorni e con tende mobili in corrispondenza delle camere.
Le murature di tamponamento, spesse 40 cm e prive di ponti termici, sono composte da una fodera esterna, appesa su mensole in acciaio, in muratura ad una testa di mattoni semipieni in clinker faccia a vista, una intercapedine interna continua, una generosa coibentazione e una controfodera interna in mattoni forati pesanti in laterizio rifinita ad intonaco.
Questa soluzione, oltre a offrire un isolamento efficace per l’assoluta assenza di ponti termici tra frontiera esterna e strutture interne, conferisce alle murature perimetrali una adeguata massa e conseguente inerzia termica così importante alle nostre latitudini per lo sfasamento dell’onda termica nel periodo estivo.
Per il riscaldamento e raffrescamento degli ambienti è previsto, a supporto e in sostituzione degli impianti tradizionali nei periodi dell’anno in cui le condizioni esterne lo permettono, un impianto di ventilazione forzata con recuperatori di calore ad alta efficienza.
Nella prima presentazione del progetto la facciata ovest doveva accogliere, incassato tra i balconi, un volume tecnico che doveva contenere, oltre ai componenti dell’impianto solare termico e fotovoltaico, i condotti di immissione ed estrazione dell’aria dell’impianto di ventilazione forzata.
Questo volume, con la facciata e l’emergenza in copertura completamente vetrate e dotato di sistemi di apertura regolabili alla base e in sommità doveva contribuire in maniera importante al risparmio energetico.
Nelle condizioni invernali, con le aperture chiuse, provvedeva al preriscaldamento dell’aria d’ingresso dell’impianto di ventilazione forzata e avrebbe permesso anche, grazie all’apertura di griglie regolabili sulla parete verso i soggiorni, di attivare un sistema di ventilazione a circolare naturale per il riscaldamento degli ambienti.
In estate, con le aperture alla base e alla sommità in posizione aperta, si sarebbe creata una corrente d’aria ascendente continua che avrebbe concorso al preraffrescamento dell’aria di ingresso dell’impianto di ventilazione forzata, ad evitare il surriscaldamento degli ambienti interni e ad innescare una ventilazione naturale all’interno delle abitazioni nei giorni in cui le brezze non spirano.
A causa della rigidità delle norme edilizie e urbanistiche comunali ho dovuto, momentaneamente, rinunciare a questo volume tecnico in facciata e ai vantaggi energetici che ne sarebbero derivati.
Nel marzo 2007, mio padre è morto senza poter vedere né il progetto approvato nè la realizzazione dell’edificio.
Ciao papà.